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Cos’è la rigenerazione ossea dentale

Ecco cos’è la rigenerazione ossea dentale

La rigenerazione ossea dentale è una tecnica chirurgica odontoiatrica che serve a ricostruire e aumentare il volume e la struttura ossea dell’arcata dentale che, per motivi vari, non è presente o comunque non riesce a sostenere il peso di un impianto dentale.

Il mondo dell’implantologia è molto vasto e grazie alla tecnica della rigenerazione ossea dentale è possibile agire in profondità per risolvere problemi complessi come quello della mancanza di osso nell’apparato masticatorio, rendendo possibile riparare danni o difetti ossei che negli anni passati sono stati difficili da gestire.

La rigenerazione ossea, infatti, è una tecnica odontoiatrica che utilizza apposite membrane e materiali ossei sostituivi che permettono di riempire lo spazio vuoto all’interno della struttura ossea e prevede tipologie diverse di interventi in base al tipo di problema da affrontare e l’obiettivo da raggiungere.

Grazie ai nuovi supporti tecnologici utilizzati dall’implantologia dentale, il processo di rigenerazione ossea dentale può risolversi nell’arco di sei mesi dopo i quali si potrà procedere con l’installazione di un impianto dentale.

Come avviene la rigenerazione ossea dentale

Conoscere il funzionamento alla base della rigenerazione ossea dentale ci aiuterà a capire le potenzialità e le caratteristiche di questa tecnica e ad avere un’idea chiara di come avviene il processo di unione tra la materia ossea esistente e la membrana innestata dal dentista durante l’operazione.

Per far funzionare tutto è necessario prima di tutto veicolare i vasi sanguigni dal midollo osseo al coagulo sanguigno della zona dove si intende lavorare, perché è proprio dalle cellule provenienti dal midollo che è possibile formare nuova materia ossea.

Dopo aver separato la zona del coagulo sanguigno dal tessuto connettivo molle con l’utilizzo delle membrane, fissate con apposite viti, si potrà verificare una osteogenesi normale, ovvero l’ossificazione. Per poter sostenere la membrana, poi, si dovrà stabilizzare il coagulo con l’osso presente nel paziente in quanto questo possiede elementi importanti per la crescita dell’osso (detti Bone Morphogenetic Proteins).

Come detto prima, in sei o nove mesi, sotto lo spazio occupato dalla membrana potrà formarsi un osso maturo in grado di sostenere sforzi e pesi di un impianto dentale.

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Tipologie e metodi di rigenerazione ossea dentale

Esistono diverse tipologie e metodiche di intervento che permettono di lavorare sulla rigenerazione ossea dentale, ognuna delle quali tiene conto sia alle esigenze dei pazienti che al problema che si intende risolvere. Normalmente la ricostruzione dell’osso avviene prima dell’installazione dell’impianto dentale (procedimento bifasico) ma c’è anche la possibilità che questo venga installato contemporaneamente all’applicazione delle membrane (procedimento monofasico).

È bene sapere però, che la tecnica della rigenerazione ossea dentale viene utilizzata per motivi diversi che vanno da esigenze mediche a esigenze estetiche e via dicendo. È possibile tracciare un elenco delle procedure più diffuse in tal senso:

  1. Rigenerazione segmentale: è un intervento eseguito con l’obiettivo di integrare l’impianto e serve a espandere la cresta ossea che normalmente in questi casi si presenta molto stretta. Con questa procedura non vengono intaccati i denti naturali che mantengono la loro estetica e la loro funzionalità.
  2. Preservazione dell’alveolo: è un intervento effettuato dopo l’estrazione di un dente e agisce sulla tipica perdita ossea naturale caratteristica dell’estrazione. È un metodo sicuro che basa la sua efficacia sull’inserimento del materiale osseo in sostituzione di quello mancante nella cavità orale.
  3. Rialzo del seno mascellare: detto anche “sinus lift”, è un intervento chirurgico che serve a rigenerare il volume dell’osso in prossimità delle parti posteriori e laterali della mandibola superiore, e si procede creando un piccolo foro sulla parete ossea del seno mascellare in cui viene inserito il materiale sostitutivo.